La nuova pubblicità della coca cola dice appunto di condividere la bibita con... sulle bottiglie e sulle lattine ci sono nomi di persone e ci sono scritte come mamma papà zio nonno ecc.... ma la scritta che manca è quella della mia foto !
Condividi questa Coca Cola con il Diabete, il Dottore (che sarà felicissimo di prescrivere farmaci), l'ospedale e la morte!
Si, si muore !!!
La coca cola contiene zuccheri che il nostro corpo non riesce a metabolizzare !
Ovviamente non solo la coca cola ma tante bibite gassate come la sprite fanta ecc.
Questi zuccheri non saranno bruciati per ottenere energia, ma verranno accumulati sotto forma di grassi!
Poi la Coca Cola ha un PH Acido, che significa appunto che la bibita incriminata non fa digerire come tanti credono, ma è l'esatto opposto, la coca cola va a contrastare il lavoro della bile che cerca di alcalinizzare gli alimenti prima dell'assorbimento intestinale. Il nostro corpo non regge l'ambiente acido che crea la coca cola
L’allarme viene dall’Università di Harvard: secondo uno studio del prof. Grace Whyshak chi beve assiduamente Coca cola mette in serio pericolo l’integrità delle proprie ossa. Secondo questo studio, pubblicato sul “Journal of Clinical Practice”, l’uso continuato e smodato di Coca cola può far sorgere una carenza cronica di potassio nel sangue, con sintomi che possono variare dalla stipsi alla stanchezza cronica, dalla debolezza cronica fino alle’estremo della paralisi. È bastato sospendere l’uso della bevanda, somministrando potassio, per ristabilire un minimo di
equilibrio ed eliminare i disturbi. Le ragazze sembra siano le più colpite: per le bevitrici abituali di Coca cola, la possibilità di contrarre fratture si alza da 3 a 5 volte rispetto alla norma. Inutile dire quanto possa essere pericolosa per le persone affette da osteoporosi! I minerali sottratti a causa dell’acidosi creano una debolezza alle ossa e ai denti con perdita significativa di densità ossea. Questo è un dato di fatto, ma non il peggiore: la slatentizzazione di cui parlavo prima è causata dalla forte acidosi persistente: i globuli rossi, in presenza di acidosi, fanno fatica a passare nei capillari, portando meno ossigeno. Il sangue iperacido affatica il cuore ostacolando la circolazione e come conseguenza la pressione arteriosa si alza provocando ipertensione. L’acidosi del sangue può ovviamente essere contrastata bevendo acqua alcalina e questa è una buona notizia; la notizia cattiva è che, per contrastare l’acidosi provocata da un bicchiere di Coca cola bisognerebbe bere circa 32 bicchieri d’acqua!
- Nei primi 10 minuti una quantità pari a 10 cucchiaini di zucchero colpisce le pareti del nostro stomaco. Questa quantità è pari o superiore alla dose giornaliera di zuccheri raccomandati. L’unico motivo per cui non vomitiamo è per la quantità di acido fosforico che “taglia” e affievolisce il sapore eccessivamente dolce.
- Entro i primi 20 minuti la quantità di zucchero va a stimolare l’incremento di insulina con conseguente formazione di grasso endogeno da parte del fegato.
- Entro i primi 40 minuti la caffeina viene assorbita, con tutti gli effetti di dipendenza da adrenergici (una strizzata alle ghiandole surrenali), le pupille si dilatano, la pressione del sangue aumenta e aumentano gli zuccheri nel sangue.
- Entro i primi 45 minuti aumenta la produzione di dopamina, ormone del piacere, con un effetto simile agli effetti di eroina e cocaina.
- Entro i primi 60 minuti si ha un crollo degli zuccheri in circolo: si attiva il senso di fame e si può andare in ipotensione da carenza di zuccheri nel sangue. Le dosi di zucchero e caffeina ritenute pericolose, sono pari ad una quantità che varia dai 2 litri ai 10 litri al giorno.
Oltre ai fattori salutari, devo parlarvi anche della multinazionale Coca Cola & co.
In California si è scoperto che le lattine sono contaminate col piombo.
In India, oltre al ritrovamento di una bottiglia non ancora aperta contenente una lucertola al suo interno, la Coca Cola ha sfruttato l’ambiente consumando più di un milione e mezzo di litri d’acqua al giorno e, conseguentemente, minando la stabilità e la qualità della vita di intere comunità, che, dall’oggi al domani, si sono ritrovate senza più acqua potabile. La High Court di Kerala chiese alla Coca Cola di limitare il consumo di acqua, ma la compagnia si appellò (pezzo di stronzi capitalisti di merda, nda).
A conferma della tesi del “terrorismo mercenario” ai danni dei sindacalisti colombiani voluto dalla Coca Cola, ci sono altri casi simili in Guatemala, Zimbabwe, Filippine e, addirittura, Stati Uniti. In quest’ultimo paese, un’azienda azionista della Coca Cola, ha chiesto nel 2002 “una risoluzione che invitava la Coca-Cola ad adottare un codice etico di condotta che regolasse le attività di assunzione e produttive.” (Wikipedia) La risoluzione venne però respinta dagli altri azionisti, nonostante l’unanime appoggio delle associazioni sindacali di tutti i Paesi sopra menzionati.
Per concludere, vi invito a boicottare la Coca Cola, non tanto per gli effetti dannosi che ha sulla vostra salute (di quella gli unici responsabili siete voi e solo voi, quindi se volete farvi un bel buco allo stomaco, cazzi vostri, nda), quanto per una questione di etica e buonsenso; la Coca Cola, non si fa nessuno scrupolo purché faccia soldi. E’ la legge di quasi tutte le multinazionali. Una volta conquistato il potere e il mondo, una volta conquistate le nostre menti, nessuno può impedire loro di raccogliere i soldi con la pala. Che saranno mai un centinaio di persone rapite e massacrate, in confronto alla ricchezza? Che saranno mai un po’ di migliaia di dollari spesi per ingaggiare i paramilitari? Sciocchezzuole!
Volete un mio consiglio? Eccolo:
Buongiorno,
RispondiEliminaLa contatto tramite commento perché vorrei farle conoscere Paperblog (http://it.paperblog.com), piattaforma partecipativa che ha la missione di individuare e valorizzare i migliori blog della rete. I suoi articoli potrebbero senz'altro interessare i lettori del nostro magazine e mi piacerebbe entrasse a far parte dei nostri autori.
Sperando di averla incuriosita, la invito a contattarmi per ulteriori chiarimenti.
Cordialmente,
Silvia
silvia [at] paperblog.com
Responsabile Comunicazione Paperblog Italia
http://it.paperblog.com
La ringrazio, ma io sono un dilettante, non sono un giornalista quindi sono sicuro che potrà trovare tanti autori meglio del sottoscritto :)
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