Questo è il primo presidio davanti al mattatoio di Roma e nasce dall'esigenza di dare visibilità alla triste realtà degli animali da allevamento.
Accendere una fiaccola per tutte le vittime del massacro che avviene quotidianamente dentro le mura dei mattatoi di tutto il mondo. Uno orrendo sterminio di miliardi di vite innocenti.
Per rendere omaggio a tutti questi individui senza nome che, a causa di un destino deciso da qualcun altro, nascono per essere uccisi senza pietà al termine di una triste e squallida esistenza, fatta di atroci patimenti e di violenze.
Ogni città ha il suo mattatoio, lugubre cattedrale di morte e violenza, ove orribili delitti vengono commessi su esseri indifesi, lontano dagli occhi e dalle coscienze, dove non c’è spazio per la pietà e la compassione. In questi luoghi si compie l’atto finale di un atroce dramma: la condanna di un intero popolo senza colpe e senza alcuna possibilità di appello. Un olocausto senza fine.
Noi vogliamo portare l’attenzione su questi luoghi che tutti sembrano fingere di non conoscere, vogliamo dare un volto ed una voce a coloro che lì dentro hanno perso la vita e donare un lume di speranza a tutti quelli che ancora devono venire. Perché un giorno tutto questo orrore abbia fine, perché ogni lager venga chiuso ed al suo posto nasca un luogo dove coltivare la vita. Per un futuro senza campi di sterminio, un mondo dove ognuno possa vivere, amare, ma soprattutto, morire secondo la propria natura e non per mano di un boia.
Una luce per illuminare le coscienze e far vedere al mondo che si tratta di vite e non di numeri. E’ giunto il momento di cambiare le regole di un sistema sbagliato.
I nostri nipoti un giorno ci chiederanno: "Dov'eri tu durante l'Olocausto degli animali? Che cosa hai fatto per fermare questi crimini orribili?" A quel punto, non potremo usare la stessa giustificazione per la seconda volta, dicendo che non lo sapevamo. - Helmut Kaplan
Un urlo spezzato in gola... un taglio al respiro... la rabbia dentro e le lacrime fuori... tutto questo in un mix di rabbia e dolore l'ho provato personalmente fuori a quel mattatoio!
Inutile nascondere i volti rigati dalle lacrime... la fuori si respirava l'aria di morte, la morte dei nostri fratelli, e proprio come ad un funerale si piangono i propri cari, noi piangevamo per tutti gli animali che ogni istante perdono la loro vita, per finire sulle vostre tavole.
Ma la morte per loro è una liberazione, potrà sembrare triste, ma in un allevamento intensivo ogni animale sceglierebbe la morte a quelle condizioni di maltrattamento continuo !!!
Noi eravamo li.... e sono convinto che dietro a quelle pareti, per gli ultimi istanti della loro vita... qualche animale avrà sentito le nostre voci, e almeno per una volta si è sentito amato ♥
Go Vegan !
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