Edizioni Sonda
Prezzo: 24,90 euro
www.sonda.it
Cari amici, ho l'onore di intervistare Nives Arosio, vegetariana a 15 anni e vegana a 23 ! Appassionata di cucina e amante degli animali
Il 25 gennaio è uscito il tuo libro di ricette, la Cucina Etica Regionale, ci vuoi parlare un po’ di questo tuo lavoro?
Questo ricettario mi è cresciuto da solo tra le mani. Avevo voglia di scrivere tutte quelle ricette che di giorno in giorno provavo, sperimentavo, cucinavo. Quando mi sono resa conto di ciò che avevo realizzato ho deciso di proporlo ed ho trovato un riscontro positivo nella casa editrice Sonda, da sempre impegnata nella diffusione del veganismo.
Loro cercavano una novità, dopo diversi ricettari pubblicati sempre vegan ma incentrati ognuno su di una tematica ben precisa e differente.
Volevano unire l’idea di alimentazione vegana al concetto di tradizione, di cultura strettamente italiana. Si può infatti dire che il vegetarismo in genere fondi le sue radici nell’Asia e nel Medioriente, Paesi tradizionalmente ricchi di ricette veg. Nei ristoranti ma anche nei ricettari vegetariani è molto diffusa la combinazione di piatti tradizionali della nostra cultura con quelli più
classici orientali. Pertanto c’è un’ampia ricchezza di ingredienti o piatti “esotici” quali bulghur, quinoa, tempeh, falafel o combinazioni speziate che non tutti conoscono e ai cui sapori non tutti sono abituati.
Io personalmente adoro la cucina indiana e la scoperta di nuovi cibi e sapori, ma qui, nel mio ricettario, abbiamo deciso di riscoprire quei sapori che sono tipici del nostro territorio, quelli a cui siamo abituati, con cui siamo cresciuti: la pasta fatta in casa dalla mamma, le lasagne nei giorni di festa, la pizza con gli amici…
Ed ecco nato questo libro, scritto, sperimentato e fotografato da me, ricetta per ricetta.
"Dal nord al sud, le ricette più famose di ogni regione sono state
rielaborate per tutti coloro che seguono un'alimentazione vegana"
Quando hai iniziato a veganizzare le ricette tradizionali e perché?
La passone per la cucina l’ho avuta fin da piccola. Mi piace il contatto delle mani con i frutti della terra: lavorarli, trasformarli. Mi piace la buona cucina, sana ma gustosa. Quindi prima di tutto ho iniziato a cucinare vegan per me e per la mia famiglia. La vera “sfida” però è stato il contatto con l’esterno, con chi era scettico, dubbioso. Posso dire di aver iniziato a veganizzare le ricette tradizionali più per le mie conoscenze onnivore che per quelle vegane.
La soddisfazione di invitare a cena amici, di passare una bella serata in compagnia davanti ad un piatto di lasagne la ragù, una cotoletta impanata con puré ed una torta al cioccolato e poi dire a tutti “ragazzi sappiate che questa sera non avete mangiato né carne, né pesce, né latticini, né uova” e vedere sui loro volti l’espressione stupita di chi si è gustato con piacere
un’ottima cena ed inizia a prendere coscienza così che essere vegan non
significa mangiare “solo insalatine”… La mia idea è che informare, tramite volantini, filmati, immagini, eventi, sia fondamentale, ma mi sono anche resa conto che il timore maggiore delle persone è legato alla perdita del gusto, del piacere del cibo.
Nel tuo libro non ti limiti alle ricette vegane ma proponi anche delle versioni crudiste, visto che tutte le ricette sono state da te messe in pratica ai fornelli, che opinione ti sei fatta delle ricette crudiste? Il crudismo fa parte della mia voglia di sperimentare sempre gusti e metodi nuovi in cucina. Sono vegan per motivazioni etiche, ma in questo mio percorso ho scoperto via via il piacere di questa scelta come stile di vita, con tutti i sui effetti positivi, su di me se sull’ambiente che mi circonda.
Ho riscontrato molti benefici sulla salute e questo mi ha portata alla ricerca di un’alimentazione buona ma sana. Ed il crudismo è stato una tappa fondamentale. Non posso dire di essere crudista (anche se lo sono stata per lunghi periodi) ma è sempre piacevole trovare nuovi modi di elaborare frutta, verdura, semi e germogli mantenendone intatte le sostanze nutritive ed il sapore, anzi, accentuandolo grazie alle giuste combinazioni. Questo anche per mantenere sempre vivo il piacere dei cibi naturali in mia figlia.
E’ un campo ancora in fase di sperimentazione per me, che per fortuna si sta diffondendo sempre di più in Italia.
Vegetariana a 15 anni, hai avuto un aiuto da parte dei tuoi genitori, oppure gia a 15 anni avevi una sensibilità tale da eliminare carne e pesce dalla tua alimentazione? Devo dire che dentro di me sono sempre stata “vegetariana” perché fin da bambina mangiavo bistecca, prosciutto ecc ma non osavo toccare “coniglio,
cavallo, capriolo, pesce ecc” insomma tutti quei tipi di carne che ricordavano nel nome la loro vera origine. Poi a 15 anni ho avuto modo di incontrare, tramite una vacanza organizzata da una nota associazione animalista, un gruppo di ragazzi vegetariani e lì mi si è aperta la mente definitivamente.
I miei genitori, dopo le paure iniziali, hanno accettato di buon grado questa mia scelta aiutandomi ed avvicinandosi anche loro sempre di più al vegetarismo. Devo dire che ho comunque avuto la fortuna di crescere in una famiglia dove verdura, frutta, legumi e cereali erano all’ordine del giorno, pertanto ho imparato ad apprezzarli ed amarli fin da piccola.
Hai svezzato tua figlia in modo Vegan? Mia figlia di quasi 5 anni è vegan fin dal concepimento si può dire, infatti ho portato avanti la gravidanza seguendo questo stile di vita, l’ho svezzata gradualmente e sempre seguendo il mio e soprattutto il suo istinto, in modo vegan. Ho riscontrato grandi benefici, come sempre e non abbiamo mai avuto carenze o problematiche di alcunché. Inoltre ho allattato mia figlia per due anni e mezzo! L’unico problema che ho avuto in questa fase devo dire che è stata la chiusura mentale di alcuni medici con cui ho avuto a che fare
(del tipo tua figlia nascerà sotto peso, tu non avrai latte, avrai gravi carenze ecc….). Problema che ora (sono alla seconda gravidanza) non sto avendo, forse perché poco per volta si sta diffondendo un’informazione e soprattutto una consapevolezza sempre maggiori legati al tema vegan, anche grazie a
medici e nutrizionisti che seguono questa alimentazione e ne diffondono i
benefici. Devo dire che è un piacere vedere crescere mia figlia entusiasta di questa mia scelta e quando ne parliamo si stupisce di come non siano tutti vegani e nell’innocenza dei suoi 5 anni mi dice “mamma ma dobbiamo dirlo a tutti, così tutti diventano vegan!”.
Ho letto che ami l'India, per questione di fede? Fede è una parola che non mi sento di utilizzare, come la parola religione.
La mia è una ricerca spirituale che mi ha portata via via su percorsi e strade differenti. Maestri di vita ne ho avuti molti, passando da Cristo a Tolstoj, da Gandhi a San Francesco, su di un filone costante legato alla non-violenza. L’india (ed in particolar modo Auroville) è stata per me la base per una crescita interiore non indifferente, ricca di scoperte, ma anche di contraddizioni e difficoltà. Un’esperienza che ha lasciato il segno sia in me che in mia figlia e che spero di poter ripetere nuovamente.
Il tuo libro di ricette sarà un successo, quale sarà il prossimo passo? Beh grazie, spero che sia così. Il prossimo passo? E’ una domanda a cui non so rispondere. Di certo non mi fermerò qui, innanzitutto ci sono ricette che ancora non sono riuscita a veganizzare, ma conto di riprovarci e proseguire su questa strada. E poi chi lo sa…magari un giorno riuscirò a concretizzare ancor di più questa mia passione trasformandola in quello che è il mio sogno di sempre: un locale vegan….
Cosa ti senti di consigliare alle persone che ancora non hanno fatto una scelta come quella di vivere Cruelty Free? Di essere aperti e ricettivi, sinceri con sé stessi. La scelta vegan non può essere imposta, ognuno ci deve arrivare con una maturazione interiore che per ognuno di noi è differente. Un giorno potrebbe accadere a chiunque di avere un pensiero, di assistere ad una scena, di sentire una frase che illumina. Ecco, solo questo: se accade aprite le braccia ed il cuore e lasciate che questa sensazione penetri spontaneamente dentro di voi, senza timori. Vivere nella verità ed essere coerenti, senza tapparsi occhi e orecchie per comodo, anche se a volte può sembrare difficoltoso. Credo che questo sia fondamentale.
Grazie Nives Arosio per avermi concesso l'onore di questa intervista, sei una gran bella persona, sono felice e ti auguro con tutto il cuore di realizzare il tuo sogno, un abbraccio, GO Vegan !!!
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