TRANI – 68 indagati, tra i quali figurano 13 medici veterinari e un biologo, il bilancio di una frode per oltre tre milioni di euro scoperta dopo indagini condotte dal Corpo forestale dello Stato in seguito a emissioni maleodoranti provenienti dallo smaltimento di rifiuti pericolosi da parte della ditta Idrapo di Trani. Dall’inchiesta è emerso che sottoprodotti e scarti di origine animale che dovevano essere smaltiti come rifiuti in realtà sarebbero finiti nella catena di trasformazione per produrre mangimi per animali e quindi nella catena alimentare.
Non è certo una novità che gli scarti di macellazione vengono lavorati ed usati per altri prodotti !!!
le caramelle gommose contengono gelatina alimentare, cioè scarti di grasso di maiale ! |
anche la Fanta contiene gelatina alimentare, cioè grasso di maiale |
tante saponette contengono scarti di macellazione come grasso di maiale |
i miglioratori del pane, uno di questi miglioratori contiene enzimi del pancreas di maiale |
Potrei continuare, la colla di pesce in alcune birre, il sangue di bue in alcuni tipi di vino rosso, per passare anche ai dentifrici, shampoo per fino nel cemento ci sono tracce di scarti di macellazione... non chiedevi il perché, la risposta è molto semplice... cercate... pensateci su... si ci siete quasi....
Bingo...Money... i soldi.... lo smaltimento costa... e anche se del povero maiale non si butta via quasi nulla... le grandi quantità di capi macellati creano grandi quantità di residui da smaltire... quindi perché non lavorarli in modo da smaltire solo il necessario ???
I contatti fra società e multinazionali sono facili... ci sono multinazionali che sono piazzate in più settori... e quindi per risparmiare sullo smaltimento... preferiscono lavorare gli scarti per creare cibo per cani...tanto per fare un esempio!
L’olandese Christien Meindertsma (designer, artista e giornalista) è autrice del libro Pig 05049, sostiene che ci sono derivati di maiale ovunque dalla birra al tiramisù, dalle pallottole alla carta, dal dentifricio alle creme per il viso, dalle sigarette alle valvole cardiache !!!
ma non dovrebbe esserci scritto negli ingredienti ?
RispondiEliminaNon sempre purtroppo la legge consente al produttore di omettere un ingrediente dalla lista se è inferiore al 2 % del prodotto finito!!!
EliminaPoi in tanti casi l'ingrediente di origine animale si consuma del tutto nella cottura, non lasciando tracce di se !!!
quindi cosa possiamo fare per essere sicuri di non consumare prodotti con sorprese non gradite dentro ?
RispondiEliminaAnna.
bisognerebbe ritornare all'autoproduzione, io ho il mio orto, lo lavoriamo in famiglia e ormai compro più nulla nei supermercati... ammetto che è difficile... ma non mi manca nulla e vivo benissimo
RispondiEliminaLo dico sempre: AUTARCHIA!
RispondiEliminagrande Giorgio !!!
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